Il farmaco ABP 215, una versione biosimilare dell’anticorpo monoclonale bevacizumab, sviluppata da Amgen e Allergan, ha raggiunto gli endopoint principali di uno studio di fase III dimostrando l’equivalenza clinica intermini di risposte oggettive (ORR) e un profilo di sicurezza e immunogenicità comparabile rispetto all’originatore in pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule.

Lo studio ha arruolato 642 pazienti trattati con una delle due versioni di bevacizumab  somministrato attraverso infusioni endovenose ogni tre settimane per circa sei cicli di trattamento. In particolare, 328 pazienti sono stati trattati con ABP 215 e 314 con il farmaco originatore.

“Il carcinoma polmonare non a piccole cellule è la causa principale di morte per tumore negli uomini e nelle donne negli Stati Uniti”, spiega Sean Harper, executive vice president of research and development di Amgen. “ABP 215 permetterà di aumentare l’accesso a questa opzione di trattamento per i pazienti oncologici”.

“I risultati positivi dello studio di fase III rappresentano un passo importante nello sviluppo di una versione biosimilare di bevacizumab per i pazienti con questo tipo di patologia”, spiega David Nicholson, executive vice president and president of global research and development di Allergan.

Entrambe le società stanno collaborando per lo sviluppo di quattro biosimilari. Amgen ha nove biosimilari in sviluppo e anche Allergan sta sviluppando in modo indipendente altri biosimilari.