Oncologia ed Ematologia

Ca al seno HER2+/HR+, buone percentuali di risposta con T-DM1 neoadiuvante

Trastuzumab emtansine (T-DM1) somministrato per 12 settimane con o senza terapia endocrina come terapia neoadiuvante produce buoni tassi di risposta patologica completa nelle donne con un cancro al seno HER2-positivo (HER+) e con recettori ormonali positivi (HR).

Trastuzumab emtansine (T-DM1) somministrato per 12 settimane con o senza terapia endocrina come terapia neoadiuvante produce buoni tassi di risposta patologica completa nelle donne con un cancro al seno HER2-positivo (HER+) e con recettori ormonali positivi (HR).

Lo dimostrano i risultati dello studio randomizzato di fase II ADAPT, realizzato dal West German Study Group e pubblicato di recente sul Journal of Clinical Oncology. Nel trial, inoltre, il trattamento sperimentale si è dimostrato superiore in termini di risposta a quello con trastuzumab combinato con la terapia endocrina, anche se gravato da una maggiore tossicità, comunque bassa.

Il cancro al seno HER2+/HR+ è caratterizzato da una sensibilità inferiore alla chemioterapia e outcome leggermente migliori rispetto alla malattia HER2+/HR-. “Il West German Study Group ha effettuato lo studio ADPT specificamente nelle pazienti HER2+/HR+ perché l'aggiunta di un'altra terapia anti-endocrina mirata rappresenta un'alternativa valida alla chemioterapia sistemica" scrivono gli autori, guidati da Nadia Harbeck, dell'Università di Monaco di Baviera, per spiegare il razionale dello studio.

Il trial del gruppo tedesco ha coinvolto in totale 375 donne con carcinoma mammario in stadio iniziale HER2+/HR+ assegnate in rapporto 1:1 al trattamento con 12 settimane di T-DM1, con o senza terapia endocrina, oppure con trastuzumab più la terapia endocrina. Le caratteristiche di base delle pazienti erano ben bilanciate nei due gruppi.

Una risposta patologica completa è stata osservata nel 41,5% delle partecipanti trattate con T-DM1 più la terapia endocrina, nel 41% di quelle trattate con il solo T-DM1 e nel 15,1% di quelle trattate con trastuzumab più la terapia endocrina (P < 0,001 per entrambi i bracci trattati con T-DM1 rispetto al braccio trattato con trastuzumab).

Gli autori hanno notato che nei vari bracci i tassi di risposta patologica completa sono risultati più alti nelle donne in post-menopausa, ma queste differenze non hanno raggiunto la significatività statistica.

Circa due terzi delle pazienti (il 67,1%) sono state considerate come responder precoci, sulla base della variazione dell’indice di proliferazione Ki-67 o della bassa cellularità dei tumori. Queste donne hanno mostrato una probabilità di risposta patologica completa significativamente maggiore rispetto alle non responder: 35,7% contro 19,8% (OR 2,2; IC al 95% 1,24-4,19, P = 0,005).

La tossicità è risultata simile nei due bracci trattati con T-DM1, ma lievemente superiore rispetto al braccio trattato con trastuzumab, specialmente per quanto riguarda la trombocitopenia, la nausea e l’aumento delle transaminasi. Nei due gruppi trattati con il farmaco sperimentale, il 7,5% delle pazienti ha manifestato almeno un evento avverso di grado 3 o superiore contro il 4,1% delle pazienti del gruppo trattato con trastuzumab (P = 0,26).

In ogni caso, riferiscono gli autori, la tossicità è stata relativamente bassa, ci sono stati solo 17 eventi avversi severi legati alla terapia (il 5,3% nei due gruppi trattati con T-DM1 contro 3,1% nel braccio di controllo) e non si sono manifestate problematiche nuove inerenti la sicurezza associate a T-DM1.

"In sintesi, nelle pazienti con un cancro al seno HER2+/HR+ in fase iniziale, soli quattro cicli di T-DM1 neoadjuvante permettono di ottenere tassi di risposta patologica completa notevoli, abbastanza paragonabili a quelli ottenuti con la chemioterapia standard più trastuzumab (o addirittura con il doppio blocco di HER2)” scrivono la Harbeck e i colleghi nelle conclusioni. In questo modo, aggiungono gli autori, un numero sostanziale di donne potrebbe risparmiarsi gli effetti avversi della chemioterapia sistemica e T-DM1 potrebbe essere un'alternativa efficace e sicura per quelle non adatte per la chemioterapia sistemica in questo setting.

Alessandra Terzaghi

N. Harbeck, et al. De-Escalation Strategies in Human Epidermal Growth Factor Receptor 2 (HER2)–Positive Early Breast Cancer (BC): Final Analysis of the West German Study Group Adjuvant Dynamic Marker-Adjusted Personalized Therapy Trial Optimizing Risk Assessment and Therapy Response Prediction in Early BC HER2- and Hormone Receptor–Positive Phase II Randomized Trial—Efficacy, Safety, and Predictive Markers for 12 Weeks of Neoadjuvant Trastuzumab Emtansine With or Without Endocrine Therapy (ET) Versus Trastuzumab Plus ET. J Clin Oncol. 2017; doi: 10.1200/JCO.2016.71.9815.
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