Al 37º Congresso Annuale della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO) sono stati presentati cinque studi relativi a tre composti di origine marina di PharmaMar, filiale biotecnologica del gruppo Zeltia.

L'abstract più importante relativo a tali composti presentato in occasione del congresso è stato: “Lurbinectedin (PM01183) activity in platinumresistant/refractory ovarian cancer patients. Preliminary results of an ongoing twostage Phase II study”, selezionato dal comitato scientifico dell'ESMO per la presentazione orale nell'ambito di una sessione speciale. Nella prima fase di tale studio sono stati reclutati 22 pazienti per valutare l'efficacia del prodotto in pazienti con carcinoma ovarico platino resistente/refrattario e si è ottenuto un controllo generale della malattia in un 73% di queste. In tale prima fase il PM01183 ha dimostrato un'attività promettente e una buona tolleranza in pazienti con carcinoma ovarico platino resistente/refrattario. La seconda fase dello studio è iniziata in aprile di quest'anno e si prevede di reclutare altri 60 pazienti.

Un altro studio che è stato presentato con il PM01183, “Lurbinectedin (PM01183) in combination with gemcitabine (GEM). Preliminary results of an ongoing Phase Ib study”, valuta la combinazione di PM01183 con gemcitabina, che sta dimostrando una promettente attività antitumorale –soprattutto nel carcinoma del polmone non microcitico- con una sicurezza accettabile al di sotto della dose massima tollerata.

Sono stati presentati anche due studi con trabectedina. Il primo, “Conservative sensivity analysis of progresión-free survival (PFS) of trabectedin plus pegylated liposomal doxorubicin (PLD) vs. PLD alone in patients with relapsed ovarian cancer". Lo studio clinico di fase III OVA-301 confrontava l'efficacia di trabectedina in combinazione con PLD rispetto a PLD in monoterapia e l'obiettivo principale dello stesso era la sopravvivenza libera dalla progressione (PFS) basata su controlli radiologici. Per lo studio presentato quest'anno in occasione dell'ESMO sono stati valutati i pazienti di entrambi i bracci con due analisi diverse, e il risultato ha dimostrato che l'effetto positivo del trattamento in combinazione viene mantenuto attraverso le analisi di sensibilità realizzate, il che apporta maggiore forza metodologica e aumenta la fiducia e interpretabilità delle conclusioni estrapolate dallo studio di fase III.

Lo studio "Retrospective, phase II clinical trial of doxorubicin (Doxo) vs. Trabectedin plus doxorubicin in the first-line treatment of patients (pts) with advanced non-operable and/or metastatic soft tissue sarcomas (STS): GEIS-20 study” è guidato dal Gruppo Spagnolo per la Ricerca sul Sarcoma (GEIS). Partecipano a questo studio 27 centri in cui verrà valutata la sopravvivenza libera da progressione radiologica tra i due bracci in cui è stato diviso lo studio. Un braccio viene trattato con trabectedina in combinazione con doxorubicina e nell'altro braccio (controllo) si trattano i pazienti con doxorubicina in monoterapia. Verrà valutata sia l'efficacia in entrambi i bracci che la tossicità e altri aspetti farmacogenomici.

Infine, è stato presentato uno studio con Zalypsis, “Phase II clinical and pharmacokinetic (PK) trial of Zalypsis (Z) in patients with urothelial carcinoma (UC) progressing alter a first-line platinum-based regimen”. Questo composto di origine marina è stato studiato in tumori uroteliali che hanno progredito in seguito a una prima linea di trattamento a base di platino.