Nuove conferme per gefitinib. Il farmaco risulta più efficace della chemioterapia standard nel migliorare la sopravvivenza senza progressione di malattia in pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (Nsclc) avanzato e caratterizzato da mutazioni nel recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR).
Ad affermarlo sono i risultati di uno studio clinico, interrotto precocemente proprio per la significatività dei dati raccolti, pubblicato pochi giorni fa sul New England Journal of Medicine.
Allo studio hanno partecipato 230 pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule metastatico, con mutazioni nel gene EGFR, nessuno dei quali aveva mai ricevuto chemioterapia. I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi: ad alcuni è stato somministrato l'inibitore orale di EGFR gefitinib, ad altri un ciclo standard di chemioterapia con carboplatino e paclitaxel.
Lo studio nasceva dall'esigenza di saperne di più sull'efficacia e il profilo di tossicità del gefitinib rispetto alla tradizionale chemioterapia, visto che si sa che il carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato e con mutazione attivante l'EGFR-TK è particolarmente sensibile a questo farmaco.
In Europa, circa il 10-15% dei pazienti con NSCLC hanno un tumore con positività alla mutazione dell'EGFR-TK. Per questi pazienti, gefitinib è in grado di ottenere un tasso di risposta obiettiva superiore al 70%.
L'analisi dei dati relativi ai primi 200 pazienti trattati ha rivelato risultati molto positivi per il gefitinib. I pazienti trattati con questo farmaco, infatti, hanno mostrato una maggior sopravvivenza senza progressione di malattia (endpoint primario del trial) rispetto a chi era stato sottoposto a chemioterapia standard (10,8 mesi rispetto a 5,4). I pazienti del primo gruppo, inoltre, hanno mostrato una maggior responsività alla terapia (73,7% versus 30,7%) e una maggior sopravvivenza media (30,5 mesi rispetto a 23,6 mesi).
Gli effetti collaterali nel gruppo di pazienti trattati con gefitinib sono stati: rash (71,1%) e aumento dei livelli di amminostrasferasi (55,3%). Quelli nel gruppo dei pazienti sottoposti a chemioterapia sono stati: neutropenia (77%), anemia (64,6%), perdita di appetito (56,6%), neuropatia sensoriale (54,9%).
Gefitinib or Chemotherapy for Non-Small-Cell Lung Cancer with Mutated EGFR Volume 362:2380-2388 June 24, 2010 Number 25
leggi lo studio
Oncologia ed Ematologia