Oncologia ed Ematologia

Glioblastoma di nuova diagnosi, anticonvulsivanti non ritardano la progressione

Un'analisi dei dati combinati di quattro studi randomizzati appena pubblicata sul Journal of Clinical Oncology rivela che gli anticonvulsivanti acido valproico e levetiracetam non migliorano la sopravvivenza libera da progressione (PFS) o la sopravvivenza globale (OS) nei pazienti con glioblastoma di nuova diagnosi.

Un’analisi dei dati combinati di quattro studi randomizzati appena pubblicata sul Journal of Clinical Oncology rivela che gli anticonvulsivanti acido valproico e levetiracetam non migliorano la sopravvivenza libera da progressione (PFS) o la sopravvivenza globale (OS) nei pazienti con glioblastoma di nuova diagnosi.

Le crisi epilettiche sono un sintomo spesso presente nei soggetti colpiti da un tumore al cervello. Alcuni studi in passato hanno suggerito la presenza di un beneficio di sopravvivenza nei pazienti con glioblastoma in cui si era utilizzato l’acido valproico come farmaco antiepilettico in aggiunta alle cure antitumorali standard.

"Dato il basso numero di agenti farmacologici nuovi e promettenti per il trattamento dei gliomi, vi è un interesse crescente a esplorare la possibile inclusione dell’acido valproico nella cura standard per i tumori cerebrali pediatrici e il glioblastoma dell’adulto di nuova diagnosi " spiegano gli autori del lavoro, coordinati da Michael Weller, dell’Università di Zurigo in Svizzera.

Weller e gli altri ricercatori hanno effettuato un’analisi combinata dei dati relativi a un totale di 1869 pazienti affetti da glioblastoma di nuova diagnosi trattati con temozolomide; un sottoinsieme di questo gruppo (la coorte EORTC-NCIC) è stato utilizzato come generatore di ipotesi, mentre i dati di altri quattro studi (AVAGlio, CENTRIC, CORE e RTOG0825) sono stati combinati in una coorte di validazione.

I pazienti trattati con acido valproico nella coorte EORTC-NCIC hanno mostrato un hazard ratio (HR) di OS pari a 0,89 (IC al 95% 0,65-1,22; P = 0,469), rispetto a quelli non trattati con l’anticonvulsivante non hanno ricevuto acido valproico. Anche nella coorte di validazione non è emersa alcuna differenza significativa fra i due gruppi, con un HR pari a 0,96 (IC al 95% 0,80-1,15; P = 0,633).

Anche la PFS non ha mostrato differenze significative tra pazienti trattati con l’acido valproico e pazienti non trattati, con un HR pari a 0,91 (IC al 95% 0,67-1,24; P = 0,560) nella prima coorte e pari a 0,91 nella coorte di validazione (IC al 95% 0,77-1,07; P = 0,241).

La stessa analisi è stata condotta con levetiracetam, anche se solo nel data set di validazione perché nella coorte EORTC-NCIC solo un paziente era stato trattato con il farmaco. Anche in questo caso, non si sono osservate differenze significative per quanto riguarda l’OS (HR 1,05; IC al 95% 0,92-1,20; P = 0,462); per quanto riguarda la PFS, si è osservato addirittura un lieve danno associato a levetiracetam (HR 1,14; IC al 95% 1,01-1,28; P = 0,029).

L'analisi ha confermato i risultati di lavori precedenti da cui era emerso che i principali fattori prognostici per la sopravvivenza nel glioblastoma comprendono età, WHO performance status, estensione della resezione, e lo stato di metilazione del promotore del gene MGMT.

Tra i limiti del lavoro, Weller e i colleghi segnalano il fatto si è considerata solo la terapia antiepilettica in atto al momento all'inizio dello studio e che non si sono potute includere nell’analisi variazioni di farmaci o di dosaggi. Solo uno studio prospettico randomizzato potrebbe raccogliere tali dati, e "né ulteriori studi a braccio singolo, …, né studi sottodimensionati di fase II forniranno questa risposta definitiva". Tuttavia, fanno notare i ricercatori, assumendo che il potenziale beneficio dell’acido valproico sia simile a quanto osservato in precedenza, uno studio di fase III richiederebbe più di 5000 pazienti per mostrare l'effetto.

C. Happold, et al. Does Valproic Acid or Levetiracetam Improve Survival in Glioblastoma? A Pooled Analysis of Prospective Clinical Trials in Newly Diagnosed Glioblastoma. J Clin Oncol. 2016; doi: 10.1200/JCO.2015.63.6563.
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