Daiichi Sankyo ha annunciato di aver ricevuto una lettera di risposta completa (CRL) dall'Fda per quanto riguarda la richiesta di registrazione per il quizartinib, un inibitore selettivo orale di tipo II di FLT3-ITD sviluppato per il trattamento di adulti con leucemia mieloide acuta recidivante/refrattaria con mutazione FLT3-ITD. Le cause del rifiuto all'approvazione del farmaco non sono note.
Leucemia mieloide acuta, Fda non approva quizartinib
Daiichi Sankyo ha annunciato di aver ricevuto una lettera di risposta completa (CRL) dall’Fda per quanto riguarda la richiesta di registrazione per il quizartinib, un inibitore selettivo orale di tipo II di FLT3-ITD sviluppato per il trattamento di adulti con leucemia mieloide acuta recidivante/refrattaria con mutazione FLT3-ITD. Le cause del rifiuto all’approvazione del farmaco non sono note.
Antoine Yver, responsabile globale di R&D oncologico per l’azienda giapponese, ha dichiarato: "Daiichi Sankyo sta valutando il CRL e determinerà i prossimi passi da compiere negli Stati Uniti".
L'inibitore di FLT3 è stato sottoposto all’approvazione delle autorità regolatorie mondiali sulla base dei risultati dello studio di Fase III QuANTUM-R. I risultati dello studio hanno mostrato che il quizartinib ha ridotto il rischio di morte del 24% rispetto alla chemioterapia di salvataggio in pazienti con AML recidivante/refrattaria FLT3-ITD-positiva dopo un trattamento di prima linea con o senza trapianto di cellule staminali ematopoietiche (HSCT).
In un follow-up mediano di 23,5 mesi, la OS mediana era di 6,2 mesi (95% CI, 5,3-7,2) con quizartinib rispetto a 4,7 mesi (95% CI, 4,0-5,5) con chemioterapia di salvataggio (HR, 0,76; 95% CI, 0,58-0,98; test di log-rank stratificato, 1 lato P = .0177).
La leucemia mieloide acuta (LAM) rappresenta il 30 per cento di tutte le leucemie dell'adulto, con un'incidenza annuale in Europa pari a 2-4 casi su 100mila abitanti. Ogni anno si stima che vengano diagnosticati in Italia circa 3mila nuovi casi di LAM. Questa leucemia può insorgere in ogni età della vita, ma la frequenza aumenta considerevolmente con il passare degli anni, essendo l’età mediana dei pazienti con nuova diagnosi intorno ai 65-70 anni.
Un terzo dei pazienti è portatore di una mutazione del gene FLT37 associata a esiti peggiori e a un minore tasso di sopravvivenza rispetto ai soggetti senza la mutazione.
Lo screening mutazionale di FLT3 è raccomandato per la somministrazione dei nuovi farmaci inibitori selettivi per FLT3 che hanno dimostrato di migliorare significativamente la sopravvivenza nei pazienti più giovani con LMA FLT3-mutata quando somministrati in associazione a chemioterapia citotossica standard.
Bibliografia
Jorge E. Cortes, MD1, Samer K. Khaled, MD2, Giovanni Martinelli, MD. Efficacy and safety of single-agent quizartinib (Q), a potent and selective FLT3 inhibitor (FLT3i), in patients (pts) with FLT3-Internal Tandem Duplication (FLT3-ITD)–mutated relapsed/refractory (R/R) acute myeloid leukemia (AML) enrolled in the global, phase 3, randomized controlled Quantum-R Trial. Presented at: ASH Annual Meeting and Exposition; December 4-8, 2018; San Diego, California. Abstract 563.