Il Comitato dei Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha espresso parere favorevole all’Autorizzazione all’Immissione in Commercio carfilzomib (Kyprolis) in associazione a lenalidomide e desametasone per il trattamento dei pazienti adulti con mieloma multiplo già sottoposti ad almeno una precedente terapia

Il mieloma multiplo è un tumore ematologico raro e non guaribile, caratterizzato dalla natura recidiva e progressiva della malattia, con un’aspettativa di vita di soli 3 anni dopo la prima ricaduta. E’ il secondo tumore ematologico per frequenza, si tratta di una malattia orfana e rappresenta l’1% di tutti i tumori. Nel nostro Paese si contano 5.200 nuovi casi e 3.200 decessi ogni anno; a 5 anni dalla diagnosi solo il 45% dei pazienti sopravvive.

 Nello studio di Fase III ASPIRE, al quale hanno partecipato anche 6 centri italiani, carfilzomib, in associazione a lenalidomide e desametasone, ha mostrato  una sopravvivenza libera da progressione (PFS) mediana di 26,3 mesi rispetto ai pazienti trattati con l‘associazione di lenalidomide e desametasone che hanno riportato una PFS mediana di 17,6 mesi, con una differenza di 8,7 mesi. I dati dello studio ASPIRE sono stati presentati al 56° Congresso Annuale della Società Americana di Ematologia (ASH) e sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine nel dicembre 2014.

“Esiste ancora un elevatissimo bisogno clinico non soddisfatto: per la natura stessa della malattia, quasi tutti i pazienti con mieloma multiplo vanno incontro a una recidiva e, purtroppo, le possibilità di rispondere ai trattamenti diminuiscono dopo ogni ricaduta,” dichiara il Professor Antonio Palumbo, Università di Torino, Co-Principal Investigator dello studio ASPIRE.

“La disponibilità di nuove opzioni terapeutiche, che evidenzino significativi incrementi della risposta clinica e della sopravvivenza libera da progressione,  testimoniano il principale obiettivo terapeutico. I risultati dello studio ASPIRE hanno dimostrato che carfilzomib, in associazione con lenalidomide e desametasone, garantisce una risposta profonda e duratura, fornendo così un miglioramento clinico significativo nella sopravvivenza libera da progressione. Promette di essere una svolta nel trattamento del mieloma.”

Carfilzomib è un inibitore del proteosoma utilizzato nel trattamento dei pazienti con mieloma multiplo. I proteosomi giocano un ruolo importante nel funzionamento e nella crescita delle cellule, poiché degradano le proteine danneggiate o che non servono più. Kyprolis, blocca il proteosoma con conseguente elevato accumulo di proteine nelle cellule, in modo particolare in quelle con alte concentrazioni di proteine anomale, come ad esempio le cellule di mieloma; tale accumulo di proteine danneggiate porta al blocco e alla successiva morte cellulare.