Si ritorna a parlare di protezione oncologica attraverso l’utilizzo di farmaci antinfiammatori. Questa volta ad occuparsene è un gruppo di ricercatori dell’Università della North Carolina giungendo alla conclusione che i farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) diversi dall’aspirina riducono il rischio di sviluppare cancro del colon-retto in misura similare all'aspirina.

Nell’articolo pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine, gli autori sottolineano, che entrambi i tipi di farmaci devono essere assunti in modo coerente per un certo numero di anni per avere un beneficio e che questa assunzione non è scevra da rischi.

I dati parlano chiaro, in un'analisi su oltre 10.000 pazienti affetti da cancro del colon-retto che hanno assunto basse dosi di aspirina (75, 100, o 150 mg) ininterrottamente per 5 anni, il rischio di cancro del colon-retto è stato ridotto del 27%; inoltre nel caso dei FANS non aspirina è stata vista una riduzione del rischio di cancro del colon-retto, soprattutto con gli inibitori selettivi della ciclossigenasi 2 (COX-2) .

“Anche se vi è evidenza di un beneficio in seguito all’uso di FANS diversi dall'aspirina, finora non  esistevano studi sulla prevenzione del cancro grazie a questi farmaci negli esseri umani, e fino ad oggi non era chiaro se l'effetto fosse paragonabile a quello osservato con l'aspirina” ha evidenziato l'autore dello studio John A. Baron, professore presso la University of North Carolina School of Medicine a Chapel Hill.

“E’ una sorta di buona/cattiva notizia", ha precisato il prof. Baron che ha aggiunto: “Queste molecole proteggono contro il cancro, ma vanno assunte per un lungo periodo di tempo prima che gli effetti di prevenzione del cancro si manifestino. Durante questo periodo, è necessario assumere questi farmaci con una certa costanza. "
Secondo quanto espresso dal prof. Baron l’effetto si dissipa se si fanno interruzioni durante l’assunzione.

"Il fatto che sia necessario questo tipo di periodo di induzione significa che ci vuole del tempo per l'aspirina per influenzare il processo cancerogeno ", ha continuato il prof. Baron.
Nello specifico, il trial ha esaminato l'associazione tra il rischio di cancro del colon-retto e l'uso di aspirina a basse dosi o altri FANS. I ricercatori hanno condotto uno studio caso-controllo basato sulla popolazione di pazienti con prima diagnosi di cancro del colon-retto ed è stato effettuato nella Danimarca settentrionale negli anni 1994-2011.

Il team ha identificato 10.280 pazienti affetti da cancro del colon-retto e 102.800 soggetti di controllo senza storia di cancro, malattie infiammatorie intestinali, o poliposi adenomatosa familiare. La proporzione di casi e soggetti di controllo è stata simile per tutti coloro che non avevano mai utilizzato aspirina (22,3% vs 22,4%), e per tutti quelli che non avevano mai usato FANS diversi dall'aspirina (45,1% vs 46,7%).

Non è stata trovata alcuna associazione tra il non uso di aspirina a basso dosaggio e il rischio di cancro del colon-retto.
Tuttavia, l'uso continuo di basse dosi di aspirina per 5 anni o più è stato associato ad una riduzione del rischio di cancro del colon-retto (odds ratio [OR], 0.73 ).

Il non uso di FANS diversi dall'aspirina è stato associato con una riduzione marginale del rischio di cancro del colon-retto (OR, 0.94). Il loro uso per 5 anni o più, con una media di 0,3 dosi giornaliere definite (DDD), è stato associato ad un odds ratio di tumore colorettale di 0.70, mentre l'odds ratio per l'uso costante (2 o più prescrizioni all'anno) per almeno 5 anni era 0.64.

Guardando i vari tipi di FANS diversi dall'aspirina, il team ha scoperto che il più basso rischio per il cancro del colon-retto è stato visto con FANS con la più alta selettività COX-2; a lungo termine, l’uso di questi ultimi è stato associato ad un odds ratio per il tumore del colon-retto di 0,57, rispetto a 0,73 per COX-2 FANS non selettivi (p=0,057).

"I nostri risultati indicano che se l'aspirina viene presa in dosi da 75 a 150 mg, a lungo termine, è necessario  un uso continuo per raggiungere un sostanziale effetto protettivo contro il cancro del colon-retto", riportano i ricercatori.

Anche se i risultati confermano gli effetti protettivi di aspirina e FANS diversi dall'aspirina contro il cancro del colon-retto, il prof. Baron mette in guardia contro il loro uso diffuso: "L'idea che la gente debba assumere questi farmaci nella speranza di prevenire il cancro è affascinante, ma quando si deve prendere qualcosa per, ad esempio 10 anni senza alcun beneficio, questo è un tempo lungo per accumulare effetti collaterali".

Gli autori hanno aggiunto che: "L'uso potenziale di aspirina e FANS diversi dall'aspirina per la prevenzione del tumore del colon-retto è limitata dal rischio di sanguinamento gastrointestinale e, per la maggior parte i FANS diversi dall'aspirina, dai rischi cardiovascolari".

Questo studio è stato descritto come "rigoroso" da Jack Cuzick, direttore dell'Istituto di Medicina Preventiva Wolfson e responsabile del Centro per la prevenzione del cancro della Queen Mary University di Londra, Regno Unito.

I risultati rafforzano quelli di una recente revisione che il dr Cuzick e i suoi colleghi hanno condotto sull'impatto dell’uso profilattico dell’ aspirina sull'incidenza di cancro e mortalità (Ann Oncol 2015; 26:. 47-57). I risultati dello studio sottolineano l'importanza di un uso di FANS a lungo termine. "Questo è il grande problema-ha commentato il dr. Cuzick- ci vogliono circa 5 anni per registrare davvero un effetto con l'aspirina”.

Tuttavia, ha sottolineato il dr. Cuzick, l'attuale studio non considera l’ indice di massa corporea o l'impatto dell’eccesso di peso e obesità sul rischio di cancro, a differenza di molti studi precedenti.
Ad esempio, un recente studio su pazienti con sindrome di Lynch ha mostrato che l'aspirina riduce il rischio aumentato per cancro del colon-retto in soggetti obesi.

In conclusione, questo trial mostra una evidente diminuzione del rischio di cancro del colon retto in seguito all’assunzione prolungata di aspirina o FANS diversi dall’aspirina, particolarmente gli anti-COX-2, ma, come ha precisato il prof. Baron: “E’ bene riflettere sull’uso prolungato di FANS diversi dall'aspirina perché ad esempio, ad eccezione di naprossene, possono probabilmente far aumentare il rischio di attacco cardiaco”.

Emilia Vaccaro

Friis S. et al. Low-Dose Aspirin or Nonsteroidal Anti-inflammatory Drug Use and Colorectal Cancer Risk. A Population-Based Case–Control Study.” Ann Intern Med. Published online 25 August 2015 doi:10.7326/M15-0039
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