I pazienti con carcinoma prostatico che dopo 12 mesi di trattamento con un analogo dell' LHRH effettuano lo switch a degarelix (Firmagon, Ferring Pharmaceuticals), mostrano un rallentamento della progressione del PSA. E' il risultato di uno studio di estensione di un trial pivotal di fase III presentato in occasione del Genitourinary Cancers Symposium di Orlando (Usa).

Nello studio, l' hazard ratio per la sopravvivenza libera da progressione del PSA dopo 12 mesi di trattamento con l'analogo del LHRH (leuprolide) è passato da 0,20/eventi/anno a 0,08 dopo altri 12 mesi di trattamento con degarelix (P=0,003). Degarelix è risultato inoltre associato a un aumento significativo dell'intervallo di tempo trascorso prima che il 25% dei pazienti mostrassero valori anormali del PSA o fossero deceduti.

I risultati preliminari del trial hanno evidenziato che il trattamento con degarelix mostra vantaggi significativi in termini di soppressione del PSA e degli androgeni, rischio di valori anomali del PSA o decesso e riduzione dei livelli di un biomarker associato al carcinoma metastatico.
Il trial ha comparato l'efficacia di 7,5mg di leuprolide a quella di degarelix alla dose iniziale di 240 mg seguita da dosi di mensili mantenimento da 80 o 160 mg, per 12 mesi.

Al termine della terapia randomizzata i pazienti assegnati a degarelix hanno avuto la possibilità di continuare il trattamento di mantenimento con la loro dose randomizzata. I pazienti inizialmente trattati con l'analogo dell' LHRH hanno avuto la possibilità di passare a degarelix iniziando con 240mg e successivamente  assegnati casualmente alla dose di mantenimento. I dati riportati riguardano il follow-up a 27,5 mesi e includono solo la dose approvata di degarelix (80mg).
L'endpoint primario dello studio era la sopravvivenza libera da progressione del PSA.

L'analisi complessiva dello studio e quella riguardante un sottogruppo di pazienti con valori di PSA superiori o uguali a 20ng/ml hanno mostrato un rallentamento significativo della progressione del PSA nei pazienti che sono passati a degarelix (P=0,003, P=0,031). I valori di PSA sono rimasti stabili tra i pazienti inizialmente randomizzati a degarelix.

Nella fase randomizzata dello studio, il trattamento con degarelix è risultato associato all'allungamento dell'intervallo di tempo trascorso prima che il 25% dei pazienti avesse mostrato una progressione del PSA o era deceduto. L'analisi per sottogruppi ha mostrato che la differenza tra i due gruppi di trattamento ha raggiunto la significatività nei pazienti con valori di PSA al basale maggiori o uguali a 20ng/ml.

Trasportando queste analisi alla fase di estensione dello studio, è risultato che tra i pazienti con valori basali di PSA uguali o superiori ai 20 ng/ml, la differenza è aumentata da 100 giorni alla fine del trattamento randomizzato a più di 200 giorni (P=0,01).

Nel 2009, degarelix è stato approvato sia negli Stati Uniti sia in Europa per il trattamento del tumore alla prostata in fase avanzata. Il farmaco non è ancora disponibile nel nostro paese. Degarelix è un peptide sintetico disegnato a somiglianza del GnRH naturale, in modo da inibirne il recettore. Tale azione dà luogo una soppressione rapida, profonda e sostenuta della produzione del testosterone.

Shore N et al "Prostate-specific antigen (PSA) progression-free survival (PFS): a comparison of degarilex vs leuprolide in patients with prostate cancer" ASCO GU 2011, Abstract 12. Genitourinary Cancers Symposium