Il trattamento di pazienti con carcinoma prostatico resistente alla castrazione con il farmaco sperimentale zibotentan non migliora la sopravvivenza generale, rispetto alla terapia standard. E' quanto riportato in occasione del Gastrourinary Cancers Symposium di Orlando (Usa).

I pazienti trattati con il farmaco in combinazione al trattamento standard hanno raggiunto una sopravvivenza generale media di 24,5 mesi, rispetto ai 22,5 mesi di quelli trattati il solo trattamento standard (P=0,24). Anche analisi condotte in sottogruppi di pazienti non hanno mostrato alcun aumento della sopravvivenza generale.

Il farmaco ha comunque mostrato un profilo di sicurezza accettabile. Casi di insufficienza cardiaca si sono verificati più frequentement6e con zibotentan, rispetto al placebo. Dei 17 pazienti assegnati al farmaco, 16 hanno necessitato di cure per insufficienza cardiaca, ma di questi 14 hanno risolto il problema dopo 4 settimane di trattamento.

Lo studio ha arruolato 594 uomini con carcinoma prostatico resistente alla castrazione, dei quali 295 hanno ricevuto le cure standard più il placebo e 299 hanno ricevuto zibotentan 10mg/die più le cure standard.
Complessivamente, 126 uomini sono deceduti nel gruppo assegnato al farmaco. Di questi pazienti, 108 sono deceduti per carcinoma prostatico. Nel gruppo assegnato al placebo, 147 soggetti sono deceduti, di questi 111 per carcinoma prostatico.

Zibotentan è un nuovo farmaco che agisce bloccando la via dell'endotelina-1, un peptide con funzioni di segnale che ha numerose funzioni fisiologiche. Uno dei suoi recettori, ETB, è down regolato nelle cellule prostatiche tumorali, mentre ETA è over espresso. Quest'ultimo è quindi un potenziale bersaglio farmacologico per la cura del tumore alla prostata. Uno di questi antagonisti selettivi e zibotentan.
Phase III Study of the Efficacy and Safety of Zibotentan (ZD4054) in Patients With Bone Metastatic Castration-Resistant Prostate Cancer (CRPC). Abstract 117 011 Genitourinary Cancers Symposium (ASCO-GU)