121 pagine, 26 articoli, 18 videointerviste a esperti, oltre sette aree dell’oncologia coperte. Sono questi i numeri del nuovo Quaderno speciale di PharmaStar, dedicato al congresso annuale della European Society for Medical Oncology (ESMO), che si è tenuto a Parigi dal 9 al 13 settembre 2022, di nuovo presenza dopo le due scorse edizioni virtuali a causa della pandemia di coronavirus.
Sotto i riflettori, quest’anno, soprattutto le presentazioni sul tumore del polmone, con aggiornamenti di studi registrativi importanti, come i trial KEYNOTE-189 e KEYNOTE-407 sull’immunoterapia con pembrolizumab, e lo studio ADAURA sulla terapia target con osimertinib. In particolare, dei due studi KEYNOTE sono stati presentati i dati a 5 anni, che confermano il valore di pembrolizumab in combinazione con la chemioterapia nel migliorare la sopravvivenza globale (OS) in pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule, con istologia rispettivamente non squamosa e squamosa.
Un’importante conferma arriva anche dai dati a 4 anni dello studio ADAURA, che di nuovo mostrano l’efficacia della terapia adiuvante con osimertinib nel ridurre il rischio di recidiva in pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule in stadio iniziale e con mutazioni del gene EGFR.
Sempre in ambito di terapie target, nuovi risultati positivi anche dallo studio ARROW su pralsetinib, di cui si attende in tempi brevissimi la rimborsabilità in Italia per il tumore del polmone non a piccole cellule con fusioni del gene RET (RET-positivo). In un simposio presidenziale, inoltre, sono stati presentati i risultati di una ricerca nella quale, per la prima volta, si è identificato il meccanismo alla base del legame tra inquinamento atmosferico e sviluppo del tumore del polmone nei soggetti non fumatori portatori di mutazioni di EGFR.
Aggiornamenti importanti anche di due studi i cui risultati hanno rivoluzionato il trattamento di prima linea del tumore ovarico avanzato, grazie al mantenimento con il PARP-inibitore olaparib: i trial SOLO-1 e PAOLA-1. Del SOLO-1 sono stati presentati i dati di OS a 7 anni, che confermano come il mantenimento con olaparib dopo la chemioterapia di prima linea aumenti in modo significativo la sopravvivenza nelle donne portatrici di mutazioni di BRCA.
I dati a 5 anni dello studio PAOLA-1 confermano il beneficio di OS offerto dalmantenimento con olaparib più bevacizumab, dopo la chemioterapia di prima linea, nelle donne con carcinoma ovarico avanzato che presentano un deficit della ricombinazione omologa (HRD-positive).
Riflettori puntati anche sullo studio M14TIL, che ha mostrato l’efficacia di un nuovo approccio terapeutico basato sul trattamento con linfociti infiltranti il tumore (TIL) nel ritardare la progressione rispetto all’immunoterapia standard nei pazienti con melanoma avanzato, sullo studio NICHE-2, in cui si è testata l’immunoterapia adiuvante in pazienti con carcinoma del colon con deficit della riparazione dei mismatch del DNA, e su altri studi ancora di cui vi diamo conto nel Quaderno.
Buona lettura e buona visione.
Alessandra Terzaghi
Oncologia, le principali novitā dal congresso ESMO 2022. Quaderno di PharmaStar
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