“I dati ad un anno ottenuti negli studi clinici PALACE suggeriscono che con un trattamento continuato la risposta precoce ad apremilast è durevole. In base ai dati sull'efficacia e sulla sicurezza ottenuti finora negli studi di Fase III, apremilast è potenzialmente in grado di offrire un'opzione terapeutica aggiuntiva nel trattamento a lungo termine dell'artrite psoriasica” - ha dichiarato il Prof. Maurizio Cutolo, M.D., Divisione di Reumatologia Clinica e Laboratori di Ricerca, presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Genova" “L'artrite psoriasica è una malattia cronica debilitante che richiede un trattamento a lungo termine".

La dichiarazione del prof. Cutolo, attuale presidente dell'EULAR, si basano sui dati degli studi del programma di sviluppo di apremilast, il primo inibitore orale della fosfodiesterasi 4 (PDE4) in pazienti con artrite psoriasica naïve a farmaci DMARD sistemici o biologici. Questi studi includono i risultati sull'efficacia a 52 settimane ottenuti negli studi PALACE 2 e 3, nonché l'analisi dei dati aggregati sulla sicurezza a 52 settimane dagli studi PALACE 1, 2 e 3, compresi gli effetti sui valori di laboratorio.

Sviluppato dall’americana Celgene, apremilast è una “small molecule” orale che inibisce l'attività della fosfodiesterasi 4 (PDE4) e modula la produzione di molteplici mediatori pro ed anti-infiammatori, tra cui il TNF-α, IL-23, IL-10 ed altre citochine.

PALACE 2 e PALACE 3: Dati sull'efficacia a 52 settimane
Sono stati eseguiti 3 studi pivotal (PALACE 1, 2 e 3) nei pazienti con artrite psoriasica attiva che erano stati trattati precedentemente con farmaci DMARD convenzionali e/o biologici. I risultati a lungo termine (52 settimane) dello studio PALACE 1 sono già stati riportati. Oggi vengono riportati i risultati a lungo termine di altri 2 studi pivotal di Fase III (PALACE 2 e PALACE 3).

In linea con i risultati ottenuti nello studio PALACE 1, un numero significativamente maggiore di pazienti trattati con apremilast 20 mg o 30 mg due volte/die ha ottenuto una risposta ACR 20 modificata (American College of Rheumatology) alla settimana 16 (endpoint primario) rispetto ai pazienti trattati con placebo sia nello studio PALACE 2 (placebo 20%; apremilast 20 mg due volte/die 38%, P=0,0002; apremilast 30 mg due volte/die, 34%, P=0,0024) sia nello studio PALACE 3 (placebo 19%; apremilast 20 mg due volte/die 29%, P<0,05; apremilast 30 mg due volte/die, 43%, P<0,0001). Sono stati inoltre dimostrati miglioramenti clinicamente significativi nei segni e nei sintomi, nella funzionalità fisica e nelle altre manifestazioni caratteristiche dell'artrite psoriasica, compreso il gonfiore e la dolorabilità articolare, le lesioni cutanee e la qualità di vita.

Sono stati osservati miglioramenti sostenuti nella percentuale di pazienti che hanno raggiunto una risposta ACR 20 modificata alla settimana 52 sia nello studio PALACE 2 (apremilast 20 mg due volte/die 52,9%; apremilast 30 mg due volte/die 52,6%) sia nello studio PALACE 3 (apremilast 20 mg due volte/die 56,0%; apremilast 30 mg due volte/die 63,0%) nei pazienti randomizzati al trattamento con apremilast che hanno completato le 52 settimane di trattamento.

PALACE 1, PALACE 2 e PALACE 3: dati sulla sicurezza raggruppati a 52 settimane
I risultati a lungo termine (52 settimane) sulla sicurezza ottenuti da un'analisi raggruppata degli studi PALACE 1, 2 e 3 (nei quali sono stati arruolati 1.493 pazienti) non hanno identificato nuovi dati sulla sicurezza nei pazienti con artrite psoriasica trattati con apremilast per un periodo fino a 52 settimane, rispetto ai risultati sulla sicurezza a 24 settimane riportati in precedenza. Gli eventi avversi (EA) riportati in precedenza erano meno frequenti nelle settimane dalla 24 alla 52 rispetto alle settimane dalla 0 alla 24.

La maggior parte degli eventi avversi era di grado lieve o moderato e non hanno provocato l’uscita dei pazienti dallo studio. Gli eventi avversi riportati più frequentemente sono stati nausea, diarrea, cefalea, infezioni del tratto respiratorio superiore e nasofaringite. Nausea e diarrea erano prevalentemente di grado lieve, sono state riportate con maggiore frequenza nelle prime due settimane di trattamento e spesso sono scomparse entro un mese nonostante la prosecuzione del trattamento. Gli eventi avversi gravi sono stati osservati raramente, erano paragonabili in tutti i gruppi di trattamento e non sono aumentati con l'esposizione a lungo termine ad apremilast, in base ai tassi di incidenza aggiustati in base all'esposizione per 100 anni-paziente.

I tassi di incidenza aggiustati in base all'esposizione per 100 anni-paziente degli eventi avversi cardiaci maggiori, delle infezioni gravi comprese le infezione opportunistiche, nonché dei tumori maligni, erano paragonabili ai tassi osservati con il placebo. Non è stato riportato alcun caso di tubercolosi (di nuova insorgenza o recidivata) con nessuno dei dosaggi di apremilast.

Studi PALACE 1, PALACE 2 e PALACE 3: monitoraggio dei dati di laboratorio
Gli effetti di apremilast sui valori di laboratorio sono stati valutati anche in un'analisi dei dati aggregati relativi a 1.493 pazienti (placebo 495; apremilast 20 mg due volte/die 501; apremilast 30 mg due volte/die 497) con artrite psoriasica ottenuti negli studi clinici PALACE 1, 2 e 3. Non sono stati osservati cambiamenti clinicamente significativi nei valori di laboratorio, e questo suggerisce che non è necessario eseguire un monitoraggio continuato dei valori di laboratorio.

Questi risultati provengono da studi clinici. Apremilast non è un approvato per alcuna indicazione terapeutica.

Sono state presentate alle autorità preposte negli Stati Uniti e in Canada le domande New Drug Application (NDA) e New Drug Submission (NDS), basate sui dati combinati provenienti dagli studi PALACE 1, 2 e 3 per l'artrite psoriasica rispettivamente nel 1° trimestre 2013 e nel 2° trimestre 2013.

Nel 4° trimestre del 2013 è in corso una domanda NDA alla Food and Drug Administration degli Stati Uniti per la psoriasi, in aggiunta a una Domanda di autorizzazione per l'immissione in commercio (MAA) combinata per artrite psoriatica/psoriasi in Europa.

Informazioni relative al programma PALACE
Gli studi PALACE 1, 2, 3 e 4 sono studi pivotal multicentrici di Fase III, in doppio cieco, con controllo placebo, a gruppi paralleli con due gruppi di pazienti sottoposti a trattamento attivo. Negli studi PALACE 1, 2 e 3, circa 1.500 soggetti sono stati randomizzati 1:1:1 a ricevere apremilast 20 mg due volte/die, 30 mg due volte/die o placebo dall'aspetto identico per 24 settimane, con una fase successiva di trattamento attivo fino a 52 settimane, seguita da una fase a lungo termine di valutazione della sicurezza nella quale tutti i pazienti sono stati trattati con apremilast.

Gli studi PALACE 1, 2 e 3 hanno esaminato un'ampia gamma di pazienti con artrite psoriasica attiva, compresi i pazienti che erano stati trattati in precedenza con farmaci DMARD per via orale e/o con farmaci DMARD biologici, compresi i pazienti nei quali il trattamento precedente con un farmaco bloccante il fattore di necrosi tumorale (TNF) aveva fallito. Lo studio PALACE 3 comprende un grande sottogruppo di pazienti con psoriasi con interessamento cutaneo significativo.

Nello studio PALACE 4 oltre 500 pazienti naïve a DMARD sono stati randomizzati 1:1:1 per ricevere apremilast 20 mg due volte/die, 30 mg due volte/die o placebo dall'aspetto identico per 24 settimane, con una fase successiva di trattamento attivo fino a 52 settimane, seguita da una fase a lungo termine di valutazione della sicurezza nella quale tutti i pazienti sono stati trattati con apremilast.

L'endpoint primario degli studi PALACE 1, 2 3 e 4 è rappresentato dai criteri modificati dell'American College of Rheumatology per un miglioramento del 20% (ACR20) alla settimana 16. Gli endpoint secondari comprendono altre misure dei segni e dei sintomi, della funzionalità fisica, nonché gli outcome riportati dai pazienti alle settimane 16 e 24.

Complessivamente, il programma PALACE ad oggi rappresenta il programma sull'artrite psoriasica più completo ai fini delle sottomissioni regolatorie.