Oltre ad alleviare il dolore, il trattamento con pregabalin sembra aiutare i pazienti colpiti da fibromialgia anche a dormire meglio la notte. Lo evidenzia un studio condotto in crossover pubblicato di recente su Arthritis Care & Research.

Rispetto al placebo, il trattamento per quattro settimane con pregabalin da 300 a 450 mg/die ha portato a miglioramenti significativi del sonno valutati mediante la polisonnografia. Anche i pazienti hanno riferito di riuscire a dormire più a lungo e meglio, nonché di avere meno dolore durante il giorno durante l'assunzione del farmaco.

Secondo Daniel C. Potts, dell’Università dell’Alabama, lo studio è importante perché documenta in modo oggettivo, attraverso la polisonnografia, l’effetto benefico del trattamento con pregabalin sulla qualità del sonno nei pazienti con fibromialgia, già percepito dai medici e riferito soggettivamente dai pazienti. Un dato non sorprendente, dunque, ma a supporto dell’efficacia del farmaco non solo a scopo analgesico, ma anche per far dormire meglio questi pazienti.

Lo studio ha coinvolto 119 pazienti (per la maggior parte donne bianche, con un'età media di 48 anni) assegnati in modo casuale al trattamento con pregabalin (da 300 a 450 mg/die) o placebo per quattro settimane, e poi sottoposti a crossover dopo un periodo di due settimane di riduzione progressiva del dosaggio e/o washout.

Al momento dello screening e alla fine di ogni periodo di studio, i pazienti hanno trascorso due notti nel centro del sonno per la valutazione polisonnografica (PSG) e hanno inoltre tenuto un diario durante tutto il periodo in cui hanno riportato l’intensità del dolore e  il livello di sonno e di stanchezza. L'endpoint primario era il tempo totale passato da svegli dopo essersi addormentati (WASO).

Un totale di 102 pazienti (il 86%) ha completato entrambi i periodi di trattamento. I risultati mostrano che il trattamento con pregabalin ha ridotto il tempo di veglia durante la notte di 19 minuti rispetto al placebo (51,5 contro 70,7 minuti, P <0,0001).

Dopo 4 settimane di terapia, rispetto al placebo, pregabalin ha anche aumentato di 25 minuti la durata totale del sonno registrata dalla polisonnografia  e ha migliorato diverse altre misure sonnografiche, tra cui l’efficienza del sonno, il numero di risvegli dopo essersi addormentati e il sonno a onde lente.

Come previsto, i partecipanti hanno poi riferito meno dolore durante l'assunzione giornaliera pregabalin e miglioramenti nelle loro valutazioni sulla qualità del sonno e il livello di stanchezza.

Potts ha commentato i risultati dicendo che il fatto che il farmaco sia efficace su due fronti – dolore e sonno – lo rende particolarmente attraente nella fibromialgia e nel trattamento di altri tipi di dolore cronico perché è noto quanto sia importante il sonno nel controllo del dolore e della qualità della vita e quanto sonno e dolore siano strettamente correlati e interdipendenti

Durante lo studio non ci sono stati eventi avversi inattesi a carico di pregabalin, anche se la frequenza degli eventi avversi è stata maggiore nel gruppo in trattamento attivo che non tra i controlli (51% contro 21%; P < 0,01). Tuttavia, il quadro degli eventi avversi considerati correlati al trattamento è risultato simili nei due bracci. Gli eventi avversi riportati con maggiore frequenza sono stati vertigini (30% contro 10%), sonnolenza (21% contro 5%) e cefalea (9% contro 8%).

Thomas Roth, Alan Lankford, Pritha Bhadra et al. ffect of pregabalin sleep in patients with fibromyalgia and sleep maintenance disturbance: A randomized, placebo-controlled, 2-way crossover polysomnography study Arthritis Care Res 2012. DOI: 10.1002/acr.21595
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