Ortopedia e Reumatologia

Gotta, ridotta attività fisica e sedentarietà fattori chiave del rischio di malattia in pazienti con iperuricemia

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Un nuovo studio condotto tramite algoritmi di machine learning ha evidenziato come l’attività fisica e la riduzione del tempo trascorso in sedentarietà possano ridurre significativamente il rischio di sviluppare la gotta nei soggetti affetti da iperuricemia. I risultati, ottenuti tramite modelli predittivi avanzati, offrono nuove prospettive sulla prevenzione personalizzata di questa patologia.

Razionale dello studio
L’iperuricemia è una condizione caratterizzata da elevati livelli di acido urico nel sangue, riconosciuta come uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo della gotta. Sebbene siano noti i benefici dell’attività fisica in molte condizioni metaboliche, il rapporto specifico tra durata dell’attività, sedentarietà e rischio di gotta non era ancora stato esplorato in profondità. Per colmare questa lacuna, un gruppo di ricercatori cinesi ha impiegato tecniche di machine learning per analizzare l’interazione tra stile di vita e caratteristiche individuali nei pazienti con iperuricemia.

Disegno dello studio
I ricercatori hanno analizzato i dati di 8.057 persone con iperuricemia, raccolti tra il 2007 e il 2018 dal National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES). Sono stati applicati e confrontati quattro algoritmi classici di machine learning per sviluppare un modello predittivo del rischio di gotta. E’ stato utilizzato un algoritmo specifico (SHARP: SHapley Additive exPlanations), noto per le sue performance superiori.

Questo approccio ha permesso di valutare la relazione dose-risposta tra durata dell’attività fisica, tempo sedentario e rischio di gotta, oltre ad identificare i fattori più influenti.

Risultati principali
L’analisi SHAP ha identificato i cinque principali fattori associati al rischio di gotta: ipertensione, livelli di acido urico, età, sesso e indice di massa corporea (BMI).
Tra gli altri fattori di rischio rilevati vi sono creatinina elevata, diabete, durata della sedentarietà e bassi livelli di attività fisica.

Un dato particolarmente rilevante è che un tempo compreso tra 1 e 7 ore di attività fisica a settimana è risultato associato ad un rischio ridotto di sviluppare la gotta, indipendentemente da età, sesso o comorbidità. Al contrario, oltre 6 ore giornaliere di sedentarierà aumentano significativamente il rischio.

Conclusioni
Lo studio dimostra che un livello moderato di attività fisica può ridurre il rischio di gotta nei soggetti con iperuricemia, evidenziando il ruolo protettivo dell’esercizio anche in presenza di altri fattori predisponenti.

I risultati suggeriscono l'importanza di promuovere stili di vita attivi come parte della prevenzione personalizzata. Gli autori sottolineano la necessità di ulteriori studi longitudinali e di ricerche genetiche (come gli studi GWAS) per chiarire i meccanismi biologici attraverso cui l’attività fisica influisce sul metabolismo e sull’insulino-resistenza nei soggetti con iperuricemia.

NC


Bibliografia

Jiao Y et al. Exploring the Impact of PA and Sedentary Behavior on Gout Risk in Hyperuricemia: Insights From Machine Learning and SHAP Analysis. Int. J. Rheum. Dis. Published online April 23, 2025. doi.org/10.1111/1756-185X.70238
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