I farmaci anti-TNF-alfa migliorano l'attività di malattia e la capacità funzionale dei pazienti affetti da spondilite anchilosante (AS) o da spondiliartrite assiale senza evidenza radiologica (nr-axSpA) in modo clinicamente significativo rispetto al placebo.

La conferma giunge dai risultati di una nuova metanalisi recentemente pubblicata sulla rivista Annals of Rheumatic Diseases.

Come è noto, l'AS è un’artrite infiammatoria cronica ad eziologia genetica ed autoimmunitaria che causa mal di schiena, artrite periferica ed entesite. I pazienti affetti da questa condizione soffrono spesso di dolore cronicizzante e di rigidità a livello del rachide e delle articolazioni periferiche a partire dalla seconda-terza decade di vita.

La nr-axSpA, invece,  è una malattia invalidante che si manifesta principalmente con lombalgia infiammatoria e può essere accompagnata dalla presenza del gene HLA-B27, da artrite e da infiammazione agli occhi e/o del tratto gastrointestinale. I pazienti con nr-ax-SpA hanno segni e sintomi simili a quelli della spondilite anchilosante, ma senza evidenza radiografiche di danni strutturali all’articolazione sacroiliaca.

L'efficacia dei farmaci anti-tnf-alfa in queste due condizioni è stata documentata da tempo, sia mediante trial clinici randomizzati vs. placebo che mediante metanalisi di studi clinici.

Nel corso del tempo, però, sono stati implementati nuovi criteri di classificazione delle ax-SpA, per cui i pazienti che soddisfano i criteri New York  modificati per l'AS sono parte di questa entità nosografica al pari dei pazienti affetti da nr-ax-SpA.

Sulla base di questi presupposti è stata condotta la nuova metanalisi, avente lo scopo di rianalizzare la letteratura alla luce delle novità diagnostiche introdotte e, nel mettere a confronto i trial sull'AS con quelli sulla nr-ax-SpA, tener presente il possibile fattore confondente derivante dalla durata e dalla severità di malattia dei pazienti inclusi.

A tal scopo, è stata condotta un'analisi sistematica della letteratura sull'argomento tramite consultazione dei principali database bibliografici medici (Pubmed e Web of Knowledge), alla ricerca dei trial clinici randomizzati in doppio cieco (RCT) sull'efficacia di adalimumab, certolizumab, etanercept,  golimumab o infliximab ai dosaggi approvati per la registrazione vs placebo. Gli outcome di efficacia considerati prevedevano la valutazione del miglioramento dell'attività di malattia e della funzione fisica tramite gli indici BASDAI (Bath AS disease activity index), BASFI (Bath AS functional index) e la risposta ASAS40. Su questi dati gli autori hanno calcolato l'effect size (dimensione dell'effetto) delle variazioni degli indici BASDAI e BASFI   tra i gruppi in trattamento con farmaci anti-tnf-alfa vs. gruppi placebo.

L'analisi sistematica della letteratura ha portato all'individuazione di 20 RCT per un totale di 3.096 pazienti. Su questi studi è stata condotta la metanalisi: 15 RCT su 20 erano stati condotti su pazienti con AS, 4 su pazienti con nr-axSpA e uno su pazienti affetti da entrambe le patologie.

I risultati della metanalisi hanno mostrato una migliore efficacia del trattamento attivo vs. placebo nei pazienti affetti da AS, documentato sia dall'indice BASDAI (ES=1) che BASFI (ES= 0,67) che dalla risposta ASAS40 (OR= 4,7). Quanto ai pazienti con nr-axSpA, le differenze rispetto al placebo sono risultate più sfumate (ES BASDAI= 0,73: ES BASFI= 0,57; OR risposta ASAS 40= 3,6).

Tuttavia, dopo aggiustamento dei dati in base all'anno di pubblicazione, indicatore indiretto di severità di malattia, non sono state documentate differenze di efficacia in termini di ES tra i trial condotti su pazienti con AS e trial condotti su pazienti con nr-ax-SpA.

In conclusione, i risultati di questa metanalisi confermano il beneficio, in termini di miglioramento clinicamente rilevante  dell'attività di malattia e della funzione fisica, dell'impiego di farmaci anti-tnf-alfa nei pazienti affetti da AS e nr-axSpA.

Nicola Casella

Callhoff J et al. Efficacy of TNFα blockers in patients with ankylosing spondylitis and non-radiographic axial spondyloarthritis: a meta-analysis. Ann Rheum Dis 2015;74:1241–1248. doi:10.1136/annrheumdis-2014-205322

Leggi