Un trial clinico di Fase III, di recente pubblicazione sulla rivista Arthritis & Rheumatology, ha dimostrato l'efficacia di adalimumab nell'alleviare la sintomatologia e migliorare la funzione fisica in pazienti affetti da spondiloartrite (SpA) periferica non-psoriasica, con risposta inadeguata o intolleranti al trattamento con FANS. Inoltre, lo studio ha documentato per il farmaco un profilo di safety paragonabile a quello osservato nel trattamento di pazienti affetti da spondilite anchilosante (AS), artrite psoriasica (PsA) o altre patologie immuno-mediate.

Il trial in questione, noto come ABILITY-2, è il primo trial multicentrico ad essere stato condotto con adalimumab in pazienti che soddisfacevano i criteri di classificazione ASAS (the  Assessment of SpondyloArthritis international Society) per le SpA periferiche.

In questo studio, 165 pazienti di età superiore a 18 anni, affetti da SpA periferica non psoriasica secondo i criteri sopra menzionati, senza diagnosi pregressa di psoriasi, PsA o AS e risposta inadeguata o intolleranza ai FANS, sono stati randomizzati, secondo uno schema 1:1, a trattamento quindicinale con adalimumab 40 mg o a placebo per 12 settimane. A questa fase, in doppio cieco, ha fatto seguito una fase in aperto di trattamento, della durata di 144 settimane.

L'endpoint primario dello studio era rappresentato dalla proporzione di pazienti che raggiungevano un miglioramento dell'attività di malattia del 40% rispetto alle condizioni iniziali in base all'indice specifico PSpARC40 (the Peripheral SpA Response Criteria) a 3 mesi dall'inizio del trattamento. Questo era definito come miglioramento >40% rispetto alle condizioni iniziali (>20 mm di milgioramento assoluto riportato su scala VAS) della valutazione globale dell'attività di malattia e del dolore percepito da parte del paziente, e come miglioramento >40% di almeno una delle caratteristiche seguenti: conta delle articolazioni tumefatte e dolenti, conta totale nell'entesite o nella dattilite.

Tra le misure secondarie di efficacia analizzate a tre mesi vi erano la valutazione dell'attività di malattia fatta dal medico e riportata su scala VAS (0-100 mm), la valutazione dell'indice di attività di malattia BASDAI (the Bath Ankylosing Spondylitis Disease Activity Index), quella della qualità della vita mediante punteggio riportato nel questionario HAQ-S (the Health Assessment Questionnaire) modificato per le spondiloartriti e il punteggio riportato nel questionario SF-36vs relativo alla funzione fisica.

Dopo 3 mesi di trattamento, i risultati dello studio hanno documentato che la risposta PspARC40 era raggiunta da una percentuale significativamente più elevata di pazienti trattati con adalimumab rispetto ai pazienti appartenenti al gruppo placebo (39% vs. 20%: p=0,006).

Inoltre il miglioramento relativo agli altri outcomes dello studio è stato maggiore nel gruppo in trattamento con il farmaco anti-TNF rispetto al gruppo placebo.

Sul fronte della safety, i tassi di eventi avversi (AE) sono risultati simili in entrambi i gruppi in studio nel corso delle tre settimane dello studio in doppio cieco. Nello specifico, sono stati documentati solo 2 AE seri nel gruppo in trattamento con adalimumab e non sono stati riportate infezioni gravi, TBC, tumori o eventi letali. Inoltre, non sono stati registrati nuovi segnali di safety oltre quelli già noti per l'impiego del farmaco nella SpA, nella PsA, nella SpA assiale non documentata per via radiografica e nelle altre patologie immuno-mediate.

In conclusione, i pazienti con SpA periferica non psoriasica potrebbero beneficiare di opzioni alternative di trattamento più efficaci, stando ai risultati di questo trial.

Dopo 12 settimane di trattamento, infatti, adalimumab ha migliorato in modo significativo segni e sintomi di malattia e migliorato la funzione fisica in pazienti con SpA periferica non psoriasica con risposta inadeguata o intolleranza ai FANS.

Sono ora necessari dati a lungo termine che siano in grado di confermare e supportare le indicazioni che suggeriscono l'esistenza di un favorevole rapporto rischio-beneficio derivante dall'impiego di adalimumab nei pazienti affetti da SpA periferica non psoriasica.

Mease P et al., Randomized Controlled Trial of Adalimumab in Patients With Nonpsoriatic Peripheral Spondyloarthritis. Arthritis & Rheumatology. 2015; 67:914–923. doi:10.1002/art.39008

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