Le linee guida GOLD indicano che l'uso di più inalatori è uno dei fattori che determinano errori nella tecnica d'uso dell'ina-latore. Per ricevere la triplice terapia, il paziente potrebbe do-ver utilizzare più inalatori, talvolta con regimi posologici di-versi.Due studi presentati nel corso del congresso ERS a Madrid hanno affrontato l'argomento, presentando dati che hanno evidenziato le principali problematiche legate all'impiego dei device della terapia inalatoria, dai device alla compliance alle terapie prescritte, per arrivare alle implicazioni di carattere economico (consumo di risorse sanitarie).
Bpco, l'importanza del device nella terapia inalatoria, tra delivery dei farmaci, compliance e considerazioni economiche #ERS2019
Le linee guida GOLD indicano che l’uso di più inalatori è uno dei fattori che determinano errori nella tecnica d’uso dell’ina-latore. Per ricevere la triplice terapia, il paziente potrebbe do-ver utilizzare più inalatori, talvolta con regimi posologici di-versi.Due studi presentati nel corso del congresso ERS a Madrid hanno affrontato l’argomento, presentando dati che hanno evidenziato le principali problematiche legate all’impiego dei device della terapia inalatoria, dai device alla compliance alle terapie prescritte, per arrivare alle implicazioni di carattere economico (consumo di risorse sanitarie).
Primo studio: come replicare l’esperienza d’i-nalazione del paziente, utilizzando un simulatore del polmone elettronico: l’esempio pilota della triplice terapia con FF/UMEC/VI (1)
La triplice terapia precostituita FF/UMEC/VI prevede la mono-somministrazione giornaliera mediante un unico erogatore Ellipta, allo scopo di rendere disponibile una nuova opzione terapeutica per la BPCO di pratico utilizzo, in grado di ridurre la frequenza delle riacutizzazioni, migliorare la funzionalità polmonare e migliorare la HRQoL e il controllo dei sintomi rispetto alle terapie attualmente disponibili.
Ellipta è un inalatore di polveri (DPI= Dry Powder Inhaler) che ha il vantaggio di non richiedere né l’erogazione manuale della dose, né il ricorso a propellente per il suo funzionamento. L’aerosolizzazione del farmaco è resa possibile dallo sforzo in-spiratorio dell’utilizzatore.Per utilizzare questo DPI (come qualsiasi altro DPI), i pazienti devono essere in grado di applicare una inspirazione suffi-ciente per consentire l’erogazione della dose dall’inalatore e di disperdere la formulazione in polvere al fine di creare una massa sufficiente di particelle all’interno del range di parti-celle respirabili (FPD, dose di particolato fine= normalmente si considera come massa d particelle di diametro <5 μm). Alcuni pazienti con Bpco potrebbero non essere in grado di rag-giungere il tasso di flusso inspiratorio al picco (PIFR) richiesto per utilizzare in modo efficiente il DPI, soprattutto quelli con funzione polmonare severamente alterata, come nel caso della Bpco molto severa.
L’obiettivo di questa analisi, pertanto, è stato quello di verificare la performance di delivery della combinazione farmacologica in questione nell’ambito dello spettro delle caratteristiche dell’inala-zione dei pazienti con diverso grado di severità di Bpco. A tal scopo, per prima cosa, i ricercatori hanno registrato i profili di inalazione con questo device in pazienti con diver-so grado di severità di malattia. Sono stati selezionati, successivamente, 5 profili di inalazione pre-registrati, che soddisfacevano l’intero range dei tassi di flusso inspiratorio al picco (PIFR) raggiunti dai pazienti con Bpco con diverso grado di severità nel corso dello studio, per essere replicati utilizzando un simulatore elettronico del respiro a livello polmonare. A questo punto sono state analizzate le dosi di principio attivo depositate a livello della gola, nonché le dimensioni dell’aerosol, al fine di determinare la dose di principio attivo trasportata (DD) e la dose di particolato fine (FPD; massa 5 μm).
Utilizzando i profili di inalazione rappresentativi dei pazienti con diverso grado di severità di Bpco (PIFR: 43,5–129.9 L/min), è emerso che le DD e le FPD di tutte le componenti della triplice terapia con FF/UMEC/VI erano ri-producibili con il simulatore di respiro elettronico polmonare e sono risultate ampiamente indipendenti dal flusso inspiratorio impiegato. Ciò implica che i pazienti con Bpco, compresi quelli con malattia molto severa, sono in grado di raggiungere lo sforzo inspiratorio minimo richiesto per ottenere l’erogazione di una dose consistente della terapia triplice, in ottemperanza alla posologia di trattamento richiesta.
Secondo studio: Meglio un unico inalatore per la triplice terapia? (2)
Si stima che una cattiva compliance alle terapie prescritte (non solo in ambito respiratorio) sia causa di quasi 200.000 decessi prematuri annui, considerando solo il continente europeo. I pazienti con condizioni croniche, come la Bpco, sono particolarmente vulnerabili ad andare incontro a prognosi sfavorevoli, in caso di cattiva aderenza alle terapie prescritte. Inoltre, va anche sottolineato come la complessità del trattamento, in presenza di Bpco, giochi un ruolo determinante nel condizionare sfavorevolmente il livello di adesione alle terapie. L’obiettivo di questo studio iberico presentato al Congresso è stato quello di stimare l’impatto clinico ed economico di un miglioramento della compliance alla terapia basato sulla riduzione della complessità del trattamento (resa possibile da un impiego più esteso della triplice terapie giornaliera mediante inalatore singolo (SITT) rispetto alla triplice terapia sommi-nistrata mediante più inalatori (MITT) in pazienti con Bpco di grado moderato-severo.
I ricercatori hanno stimato e messo a confronto alcuni outcome - riacutizzazioni, anni di vita, e anni di vita guadagnati in buone condizioni di salute (QALY) – e i costi relativamente ai due scenari seguenti: distribuzione attuale di pazienti aderen-ti alla MITT (49%) vs. uno scenario potenziale dove i pazienti sono passati alla SITT.
Le distribuzioni iniziali dei pazienti sottoposti alla MITT o alla SITT, le probabilità di transizione da una all’altra modalità di somministrazione della triplice terapia e l’impatto della SITT sull’aderenza alle terapia prescritta sono stati ottenuti sulla base di dati di letteratura. I costi (e i risparmi) ottenuti dall’adozione della SITT in luogo della MITT sono stati calcolati in base a stime del sistema sa-nitario spagnolo pubblico, attualizzate al 2018.L’analisi costi-benefici è stata condotta fissando un orizzonte temporale di osservazione pari a 3 anni e considerando un tasso di riduzione, sia dei costi che degli outcome avversi, pari al 3%. A ciò è seguita, successivamente, un’analisi di sensitività per valutare la robustezza dei risultati.
Dallo studio è emerso che, in base a stime epidemiologiche, 185.11 pazienti erano in terapia con la MITT in Spagna. La simulazione basata su una previsione di incremento della transizione dalla MITT alla SITT ha mostrato, in concomitanza con l’incremento della percentuale ipotizzata di transizione dall’una all’altra modalità di trattamento:
• Un incremento dell’aderenza alla terapia prescritta
• Una riduzione del numero di riacutizzazioni di malattia e dei decessi
• Un aumento dell’aspettativa di vita e dei QALY
• Una riduzione dei costi diretti e indiretti associati alle riacutizzazioni di Bpco
L’analisi di sensitività ha confermato la robustezza dei dati ottenuti con la simulazione.
Pertanto, alla luce di questi risultati, gli autori hanno concluso che la riduzione della complessità del trattamento, resa possibile con l’adozione della SITT in luogo della MITT, si associa ad un miglioramento dell’aderenza alla terapia prescritta e ad una riduzione degli eventi dei costi sostenuti dal sistema sanitario pubblico iberico.
Bibliografia
1) Prime D et al.In-vitro product performance of fluticasone furoate (FF)/umecli-dinium (UMEC)/vilanterol (VI) delivered from a dry powder inhaler (DPI) using the Electronic Lung (EL) to replicate patient inhalation profiles. ERS 2019; Poster PA4230
2) Miravittles M et al. Clinical and economic impact of an improvement in adheren-ce based on specific attributes of single-inhaler triple therapies in COPD patients; ERS 2019; Poster PA4194
Primo studio: come replicare l’esperienza d’i-nalazione del paziente, utilizzando un simulatore del polmone elettronico: l’esempio pilota della triplice terapia con FF/UMEC/VI (1)
La triplice terapia precostituita FF/UMEC/VI prevede la mono-somministrazione giornaliera mediante un unico erogatore Ellipta, allo scopo di rendere disponibile una nuova opzione terapeutica per la BPCO di pratico utilizzo, in grado di ridurre la frequenza delle riacutizzazioni, migliorare la funzionalità polmonare e migliorare la HRQoL e il controllo dei sintomi rispetto alle terapie attualmente disponibili.
Ellipta è un inalatore di polveri (DPI= Dry Powder Inhaler) che ha il vantaggio di non richiedere né l’erogazione manuale della dose, né il ricorso a propellente per il suo funzionamento. L’aerosolizzazione del farmaco è resa possibile dallo sforzo in-spiratorio dell’utilizzatore.Per utilizzare questo DPI (come qualsiasi altro DPI), i pazienti devono essere in grado di applicare una inspirazione suffi-ciente per consentire l’erogazione della dose dall’inalatore e di disperdere la formulazione in polvere al fine di creare una massa sufficiente di particelle all’interno del range di parti-celle respirabili (FPD, dose di particolato fine= normalmente si considera come massa d particelle di diametro <5 μm). Alcuni pazienti con Bpco potrebbero non essere in grado di rag-giungere il tasso di flusso inspiratorio al picco (PIFR) richiesto per utilizzare in modo efficiente il DPI, soprattutto quelli con funzione polmonare severamente alterata, come nel caso della Bpco molto severa.
L’obiettivo di questa analisi, pertanto, è stato quello di verificare la performance di delivery della combinazione farmacologica in questione nell’ambito dello spettro delle caratteristiche dell’inala-zione dei pazienti con diverso grado di severità di Bpco. A tal scopo, per prima cosa, i ricercatori hanno registrato i profili di inalazione con questo device in pazienti con diver-so grado di severità di malattia. Sono stati selezionati, successivamente, 5 profili di inalazione pre-registrati, che soddisfacevano l’intero range dei tassi di flusso inspiratorio al picco (PIFR) raggiunti dai pazienti con Bpco con diverso grado di severità nel corso dello studio, per essere replicati utilizzando un simulatore elettronico del respiro a livello polmonare. A questo punto sono state analizzate le dosi di principio attivo depositate a livello della gola, nonché le dimensioni dell’aerosol, al fine di determinare la dose di principio attivo trasportata (DD) e la dose di particolato fine (FPD; massa 5 μm).
Utilizzando i profili di inalazione rappresentativi dei pazienti con diverso grado di severità di Bpco (PIFR: 43,5–129.9 L/min), è emerso che le DD e le FPD di tutte le componenti della triplice terapia con FF/UMEC/VI erano ri-producibili con il simulatore di respiro elettronico polmonare e sono risultate ampiamente indipendenti dal flusso inspiratorio impiegato. Ciò implica che i pazienti con Bpco, compresi quelli con malattia molto severa, sono in grado di raggiungere lo sforzo inspiratorio minimo richiesto per ottenere l’erogazione di una dose consistente della terapia triplice, in ottemperanza alla posologia di trattamento richiesta.
Secondo studio: Meglio un unico inalatore per la triplice terapia? (2)
Si stima che una cattiva compliance alle terapie prescritte (non solo in ambito respiratorio) sia causa di quasi 200.000 decessi prematuri annui, considerando solo il continente europeo. I pazienti con condizioni croniche, come la Bpco, sono particolarmente vulnerabili ad andare incontro a prognosi sfavorevoli, in caso di cattiva aderenza alle terapie prescritte. Inoltre, va anche sottolineato come la complessità del trattamento, in presenza di Bpco, giochi un ruolo determinante nel condizionare sfavorevolmente il livello di adesione alle terapie. L’obiettivo di questo studio iberico presentato al Congresso è stato quello di stimare l’impatto clinico ed economico di un miglioramento della compliance alla terapia basato sulla riduzione della complessità del trattamento (resa possibile da un impiego più esteso della triplice terapie giornaliera mediante inalatore singolo (SITT) rispetto alla triplice terapia sommi-nistrata mediante più inalatori (MITT) in pazienti con Bpco di grado moderato-severo.
I ricercatori hanno stimato e messo a confronto alcuni outcome - riacutizzazioni, anni di vita, e anni di vita guadagnati in buone condizioni di salute (QALY) – e i costi relativamente ai due scenari seguenti: distribuzione attuale di pazienti aderen-ti alla MITT (49%) vs. uno scenario potenziale dove i pazienti sono passati alla SITT.
Le distribuzioni iniziali dei pazienti sottoposti alla MITT o alla SITT, le probabilità di transizione da una all’altra modalità di somministrazione della triplice terapia e l’impatto della SITT sull’aderenza alle terapia prescritta sono stati ottenuti sulla base di dati di letteratura. I costi (e i risparmi) ottenuti dall’adozione della SITT in luogo della MITT sono stati calcolati in base a stime del sistema sa-nitario spagnolo pubblico, attualizzate al 2018.L’analisi costi-benefici è stata condotta fissando un orizzonte temporale di osservazione pari a 3 anni e considerando un tasso di riduzione, sia dei costi che degli outcome avversi, pari al 3%. A ciò è seguita, successivamente, un’analisi di sensitività per valutare la robustezza dei risultati.
Dallo studio è emerso che, in base a stime epidemiologiche, 185.11 pazienti erano in terapia con la MITT in Spagna. La simulazione basata su una previsione di incremento della transizione dalla MITT alla SITT ha mostrato, in concomitanza con l’incremento della percentuale ipotizzata di transizione dall’una all’altra modalità di trattamento:
• Un incremento dell’aderenza alla terapia prescritta
• Una riduzione del numero di riacutizzazioni di malattia e dei decessi
• Un aumento dell’aspettativa di vita e dei QALY
• Una riduzione dei costi diretti e indiretti associati alle riacutizzazioni di Bpco
L’analisi di sensitività ha confermato la robustezza dei dati ottenuti con la simulazione.
Pertanto, alla luce di questi risultati, gli autori hanno concluso che la riduzione della complessità del trattamento, resa possibile con l’adozione della SITT in luogo della MITT, si associa ad un miglioramento dell’aderenza alla terapia prescritta e ad una riduzione degli eventi dei costi sostenuti dal sistema sanitario pubblico iberico.
Bibliografia
1) Prime D et al.In-vitro product performance of fluticasone furoate (FF)/umecli-dinium (UMEC)/vilanterol (VI) delivered from a dry powder inhaler (DPI) using the Electronic Lung (EL) to replicate patient inhalation profiles. ERS 2019; Poster PA4230
2) Miravittles M et al. Clinical and economic impact of an improvement in adheren-ce based on specific attributes of single-inhaler triple therapies in COPD patients; ERS 2019; Poster PA4194