Pneumologia

Con il metodo 'gentile' LISA i nati pretermine con distress respiratorio possono respirare

Da settembre di quest'anno è applicabile in Italia la metodologia LISA (Less Invasive Surfactant Administration) con un catetere dedicato, LISAcath, un nuovo approccio, meno invasivo rispetto alla tradizionale intubazione endotracheale, per la somministrazione del surfattante nei bambini nati prematuri con Sindrome da Distress Respiratorio (nRDS), la cui sopravvivenza dipende dall'immediata applicazione di questa sostanza nei polmoni immaturi che non riescono a produrla fisiologicamente.

Da settembre di quest’anno è applicabile  in Italia la metodologia LISA (Less Invasive Surfactant Administration) con un catetere dedicato, LISAcath, un nuovo approccio, meno invasivo rispetto alla tradizionale intubazione endotracheale, per la somministrazione del surfattante nei bambini nati prematuri con Sindrome da Distress Respiratorio (nRDS), la cui sopravvivenza dipende dall’immediata applicazione di questa sostanza nei polmoni immaturi che non riescono a produrla fisiologicamente.

Grazie all’impiego di questo sottile catetere endotracheale appositamente messo a punto da Chiesi con i suggerimenti di neonatologi esperti, si evita il ricorso alla ventilazione meccanica invasiva, mantenendo il respiro spontaneo del bambino prematuro con l’ausilio di una ventilazione più ‘gentile’.

Impiegato come trattamento d’elezione per la RDS neonatale e per la profilassi dei bambini a rischio, il surfattante, frutto della ricerca Chiesi, è una terapia salvavita che, dal suo ingresso sul mercato – taglia quest’anno il traguardo del primo quarto di secolo – ha cambiato le sorti di 4 milioni di bambini nati prematuri in tutto il mondo, dimostrando di aumentarne la sopravvivenza.

Sindrome da Distress Respiratorio neonatale (nRDS)
La Sindrome da Distress Respiratorio neonatale è una grave insufficienza respiratoria causata dalla carenza di surfattante polmonare, una sostanza tensioattiva che riveste la superficie interna degli alveoli polmonari e consente ai polmoni di espandersi con facilità, evitandone il collasso durante le fasi espiratorie.

La carenza di surfattante polmonare colpisce l’1% dei nati vivi e l’incidenza è tanto più elevata quanto più bassa è l’età gestazionale: dei nati intorno alla 30esima settimana di gestazione 1 neonato su 4, circa il 25%, è a rischio. La percentuale raddoppia, avvicinandosi al 50%, nei nati tra le 26 e le28 settimane.  Si stima che in Italia nascano ogni anno circa 40 mila neonati pretermine, quindi prima della 37esima settimana di gestazione.