L'aggiunta della vitamina C ai farmaci di prima linea per la tubercolosi potrebbe ridurre il trattamento della malattia infettiva rendendolo più efficace. Sono le conclusioni di una ricerca recentemente pubblicata su Antimicrobial Agents and Chemotherapy.
“Grazie agli studi su topi e colture tissutali crediamo che l'assunzione di vitamina C, in aggiunta ai farmaci per la tubercolosi, possa ridurre il lungo periodo che solitamente questi farmaci da soli impiegano per sradicare il Mycobacterium tuberculosis” ha affermato Catherine Vilchèze del Department of Microbiology & Immunology, Albert Einstein College of Medicine, Bronx, NY e autrice della ricerca, aggiungendo “la vitamina C, composto economico e non tossico, potrebbe essere facilmente aggiunta ai farmaci per la tubercolosi, migliorndo sostanzialmente l'esito della terapia, e ciò avrebbe un impatto significativo sulla comunità mondiale della tubercolosi”.
Necessità di interventi più rapidi
Il trattamento farmacologico della tubercolosi è lungo e macchinoso e la sua cattiva gestione può portare nei pazienti la comparsa della resistenza ai farmaci; abbreviare la durata del trattamento potrebbe migliorare significativamente la terapia della tubercolosi e prevenire lo sviluppo della resistenza farmacologica.
“Per sradicare il batterio è necessario un tale trattamento a lungo termine perché potrebbero formarsi delle cellule persistenti, cellule dormienti che risultano praticamente impermeabili agli antimicrobici” ha affermato la dottoressa Vilchèze.
In studi precedenti, i ricercatori hanno scoperto che, mentre alti livelli di vitamina C uccidono le cellule in fase attiva di divisione, concentrazioni più basse avrebbero stimolato la respirazione e prevenuto la formazione di tipologie più persistenti, quindi, in presenza di farmaci antitubercolosi, l'aumento della respirazione avrebbe portato ad una rapida morte delle cellule. "Così nel nostro nuovo studio, abbiamo postulato che la vitamina C potesse stimolare la respirazione delle cellule del Mycobacterium tuberculosis nei topi, rendendo maggiormente possibile l'azione diell’isoniazide e della rifampicina" ha detto William R. Jacobs, altro autore dello studio.
La tubercolosi è un importante problema di salute pubblica a livello mondiale; infettando polmoni e altri organi e sistemi, l’agente eziologico nel 2016 ha provocato la malattia in più di 10 milioni di persone in tutto il mondo uccidendone 1,7 milioni. Il trattamento della tubercolosi multiresistente richiede almeno due anni oltre all'uso di farmaci di seconda linea tossici che determinano ì gravi effetti collaterali.
"La vitamina C è nota per essere sicura e i nostri attuali studi sui topi suggeriscono che potrebbe migliorare la chemioterapia della tubercolosi", ha affermato Jacobs aggiungendo "Una sperimentazione clinica di vitamina C con chemioterapici nella tubercolosi potrebbe dimostrare che una tale terapia aggiuntiva potrebbe ridurre l'esposizione dei pazienti ai farmaci tossici per la tubercolosi e anche ridurre la diffusione della tubercolosi da parte di individui infetti".
Vitamina C più farmaci per tubercolosi, ottima combinazione
In questo studio i ricercatori hanno testato la concentrazione sub-inibitoria della vitamina C in combinazione con farmaci della tubercolosi che mirano a combattere il Mycobacterium tuberculosis in vitro e in un modello murino di infezione da Mycobacterium tuberculosis.
In vivo, per raggiungere i livelli di vitamina C presenti nelle attività in vitro, i topi hanno ricevuto delle iniezioni intraperitoneali di vitamina C aumentandone così i livelli sierici.
Sebbene la vitamina C non abbia avuto attività da sola nei topi infettati dall’agente eziologico, la combinazione di vitamina C con i farmaci di prima linea per la tubercolosi, isoniazide e rifampicina, ha ridotto il carico batterico nei polmoni dei topi infettati più velocemente dell’isoniazide e della rifampicina combinato in due esperimenti indipendenti.
"Il nostro studio dimostra che l'aggiunta di vitamina C al trattamento farmacologico della tubercolosi potenzia l'uccisione del Mycobacterium tuberculosis e potrebbe abbreviare la chemioterapia della tubercolosi", hanno concluso i ricercatori evidenziando l’importanza del trattamento breve sia per evitare gli effetti tossici di questa tipologia di farmaci, sia per evitare la diffusione della malattia.
Attendiamo ora gli studi clinici su questa vantaggiosa combinazione.
Vilchèze C. et al. Vitamin C potentiates the killing of Mycobacterium tuberculosis by the first-line tuberculosis drugs isoniazid and rifampicin in mice. Antimicrob Agents Chemother. 2018 Jan 3. pii: AAC.02165-17. doi: 10.1128/AAC.02165-17. [Epub ahead of print]
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Pneumologia
Tubercolosi, la vitamina C potenzia l'effetto dei farmaci
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