Sclerosi multipla, evobrutinib frena la crescita delle lesioni a lenta espansione

Al 37° Congresso ECTRIMS sono stati presentati nuovi dati che mostrano come - in pazienti con sclerosi multipla (SM) recidivante - evobrutinib, inibitore della Bruton-tirosin-chinasi (BTK), mostri riduzioni significative delle lesioni a lenta espansione (SEL, Slowly Expanding Lesions) che sono associate all'infiammazione cronica del SNC, attive, demielinizzate e considerate un indicatore precoce di progressione della SM. Un'altra analisi ha evidenziato che evobrutinib riduce nel sangue i livelli della catena leggera del neurofilamento (NfL), i cui valori al basale sono predittivi di aumento delle recidive e dell'attività lesionale alla RM. Ce ne parla il prof. Diego Centonze, Ordinario di Neurologia all'Università Tor Vergata di Roma e Direttore dell'UOC di Neurologia dell'IRCCS Neuromed di Pozzilli.

23-10-2021
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