Nel 2024 sono stati aggiornati i criteri di McDonald per la diagnosi di sclerosi multipla, con importanti novità che permettono di identificare la malattia in fase ancora più precoce. È ora possibile formulare una diagnosi anche in assenza di sintomi clinici, basandosi su evidenze radiologiche. Inoltre, cambia il bilanciamento tra disseminazione temporale e spaziale, e viene introdotto il K index come nuovo strumento diagnostico.
Questi aggiornamenti rendono i criteri più sensibili e semplici da applicare, ma resta fondamentale l'esperienza del clinico, soprattutto per escludere altre patologie simili. Una diagnosi tempestiva consente infatti di avviare subito trattamenti efficaci, migliorando significativamente il decorso della malattia.
Ce ne parla il Prof. Massimo Filippi dell'ospedale San Raffaele di Milano.