C'è una novità importante per la cura della leucemia mieloide acuta. Al congresso dell'American Society of Hematology (ASH) sono stati presentati dati aggiornati, con un follow-up prolungato (circa 43 mesi), dello studio VIALE-A, un trial i cui risultati hanno permesso l'approvazione di una combinazione di farmaci, l'inibitore di Bcl-2 venetoclax e l'agente ipometilante azacitidina, per il trattamento di pazienti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi che per l'età avanzata o per la presenza di comorbilità significative non possono essere sottoposti a una chemioterapia di induzione intensiva. I nuovi dati dello studio confermano stanzialmente il beneficio della combinazione venetoclax-azacitidina e ne parliamo in questa intervista con Maria Teresa Voso, Professore Associato di Ematologia e Responsabile dell'UOSD Diagnostica Avanzata Oncoematologica del Policlinico Universitario di Roma Tor Vergata.
18-01-2023