Nella gestione dei pazienti oncologici, prevenire la trombosi è cruciale, dato che gli eventi tromboembolici rappresentano la seconda causa di morte dopo il cancro stesso. Il rischio di trombosi è più elevato durante le lunghe ospedalizzazioni, dopo alcuni trattamenti antineoplastici e nei pazienti in fase metastatica. I pazienti oncologici presentano un rischio maggiore di recidiva trombotica e di sanguinamenti durante l'anticoagulazione rispetto ai pazienti senza cancro, rendendo il trattamento preventivo più complesso e bisognoso di un approccio multidisciplinare. Tra le terapie disponibili, la tinzaparina, eparina a basso peso molecolare con studi specifici nei pazienti oncologici, si distingue per efficacia e sicurezza, sia nella fase acuta sia nel lungo termine.
Ce ne parla il Prof. Mario Mandalà, Professore Associato di Oncologia Medica, Università degli Studi di Perugia, Direttore UO Oncologia Medica, Azienda Ospedaliera di Perugia.