Homepage

Aspergillosi invasiva, voriconazolo meglio della terapia combinata

07 ottobre 2011

Pfizer ha reso noti i dati preliminari di uno studio di fase III in cui la combinazione dell’antimicotico anidulafungina e voriconazolo non ha ridotto la mortalità dei pazienti con aspergillosi invasiva, rispetto al solo voriconazolo.

Lo studio ha arruolato 454 pazienti nel periodo di tempo compreso tra luglio 2008 e febbraio 2011. Dei partecipanti, 277 avevano ricevuto la diagnosi di aspergillosi invasiva, confermata o probabile.
Durante lo studio i pazienti sono stati randomizzati a ricevere la combinazione di  anidulafungina e voriconazolo o solo quest’ultimo. Dopo 2-4 settimane di trattamento i partecipanti assegnati alla combinazione dei due farmaci avevano la possibilità di passare alla monoterapia con voriconazolo.
L’endpoint primario dello studio era la mortalità per tutte le cause valutata a 6 settimane.

I risultati preliminari dello studio hanno mostrato che la combinazione dei due medicinali ha ridotto tutte le cause di mortalità ma non in maniera significativa rispetto alla monoterapia con voriconazolo. La sicurezza e la tollerabilità della combinazione  anidulafungina e voriconazolo erano simili a quelle osservate con il solo voriconazolo.

I risultati completi dello studio saranno presentati nel corso di un prossimo meeting medico.

Anidulafungina è un antimicotico appartenente alla classe farmacologica delle echinocandine, che agisce inibendo selettivamente la 1,3-beta-D glucansintetasi. L’enzima, presente nelle cellule fungine, ma non in quelle di mammifero, è indispensabile per la produzione di 1,3-beta-D-glucano, che è un componente essenziale della parete cellulare fungina. Il farmaco è approvato per il trattamento della candidemia e altre forme di infezione da candida e per le candidosi esofagee.

Voriconazolo, è un agente antimicotico triazolico ad ampio spettro indicato per il trattamento dell'aspergillosi invasiva,  della candidemia in pazienti non neutropenici, delle infezioni gravi e invasive da Candida resistenti al fluconazolo, delle candidosi esofagee e delle infezioni micotiche gravi causate da Scedosporium spp. e Fusarium spp.

Le aspergillosi sono infezioni causate da varie specie di aspergillus (in particolare A. fumigatus, A. flavus, A. niger, A. terreus). Rappresentano una causa importante di mortalità e morbilità in pazienti immunodepressi, ossia con neutropenia cronica, infezioni da HIV in stadio avanzato, immunodificienza congenita ed in pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali ematopoietiche e/o trapianto di polmone.
Ogni anno, circa 16 su 100 pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali presentano aspergillosi ma l’incidenza reale dell’infezione potrebbe essere superiore a causa della bassa sensibilità dei test diagnostici.
L’aspergillosi invasiva si manifesta come un’infezione polmonare grave accompagnata da dolore al torace, febbre, tosse o fiato corto. L’infezione potrebbe espandersi a tutto il corpo e, se non trattata correttamente, potrebbe essere anche letale.

[chiudi questa finestra]